Oggi mi prendo finalmente del tempo per raccontarvi la genesi della collezione invernale, se vi va leggetela ascoltando anche il brano che ho scelto per entrare meglio nel mood.

Premetto che stavolta, a differenza del solito, l’origine non è da ricercare nell’illustrazione dei miei pattern. Questo perchè mi andava di proporre dei capi comodi, genderless, e confezionati con stoffe certificate oeko tex. Quindi ho fatto tantissima ricerca, mesi di ricerca per trovare dei meravigliosi tessuti cruelty free ed eco compatibili. Un morbido e resistente velluto a costine per i pantaloni e le gonne. Felpa in lurex e pile di cotone sherpa per le maglie e gli accessori. Vegan leather di ottima qualità e certificazione per gli astucci, e cotone e fibra di bamboo bio per i dischetti struccanti riciclabili.

Questo per favorire chi ama l’illustrazione ma preferisce un capo unica tinta impreziosito da un dettaglio che siano le tasche dei pantaloni o l’interno del cappuccio a fantasia.

Non a caso la collezione si chiama Amarantus, che in greco vuol dire durevole e che non appassisce, esattamente come un capo dalle linee semplici, ma non ordinarie, in tessuti di ottima qualità. Le felpe e i pantapalazzo dal taglio giapponese, la gonna a portafoglio unisex e taglia unica, così se ingrassi o dimagrisci potrai sempre indossarla.

I pattern ovviamente non sono spariti del tutto e per questa stagione ho scelto una sorta di trilogia best of di fantasie che sono state particolarmente apprezzate.

Continua la mia ricerca sul fronte genderless, perché sono certa che ciò che da poco è successo in Senato, non fermerà i cambiamenti sociali già in atto e che fra cinquantanni, non soltanto saremo noi a ridere di Pillon, ma molto probabilmente non esisteranno differenze fra reparto maschile e femminile nei negozi di abbigliamento.

Cosi, un passo ragionato e studiato alla volta, esigo che i miei prodotti rappresentino i miei e i vostri valori, senza mai rinunciare alla leggerezza. Spero vi piaccia, ci vediamo nello shop.